17 gennaio, 2007

The show must go on?



Leggo stasera sul sito dell'Unità on line (http://www.unita.it/view.asp?idContent=62813) una notizia che sottopongo alla riflessione e al commento dei miei lettori.

Si tratta della presa di posizione del Rettore dell'Università di Firenze che non so se, quali e quanti effetti potrà avere sul futuro della nostra università.
In ogni caso, personalmente apprezzo molto un gesto che io leggo e interpreto come gesto di chiarezza prima che di protesta.

Riporto testualmente un pezzo della notizia:
Martedì mattina il personale dell´ateneo toscano ha ricevuto un´insolita lettera firmata dal rettore Augusto Marinelli: «In questo particolare momento ritengo che non sia appropriato celebrare ufficialmente l´inaugurazione dell´anno accademico. Quest´anno perciò – scrive il rettore – non si svolgerà la cerimonia che tradizionalmente scandisce l´inizio delle attività universitarie. La rinuncia a programmare questo appuntamento è un gesto altamente simbolico, con il quale intendo segnalare la situazione di difficoltà e la preoccupazione per il futuro dell´Università, per mantenere alta l´attenzione e lanciare un pressante invito al Governo, perché metta in agenda al più presto i problemi dell´Università e della ricerca». Nessuno spazio per equivoci o per trovare altre motivazioni. Il nodo della questione è chiaro: non è tempo di festeggiamenti, l´Università è a lutto.

Condivido pienamente il commento (evidenziato da me in azzurro) di Paola Zanca, autrice dell'articolo.

Penso, infatti, che quello del Rettore dell'Università di Firenze sia un gesto di chiarezza estrema.
Rinunciare alla cerimonia ufficiale di inaugurazione dell'anno accademico significa dire -a se stessi e agli altri- che non sempre e non necessariamente the show must go on. Espressione nota che, tradotta liberamente, potrebbe suonare anche più autorevolmente "per ogni cosa c'è il suo momento" (Quoèlet, 3,1).
Emanuela Piemontese

4 Comments:

At 6:32 AM, Anonymous Anonimo said...

Carissima, giusto 5 minuti fa ho sentito la notizia alla radio e ho urlato 'bravo!'....i nostri cari Rettori sono sempre pronti a lamentarsi - e naturalmente ne hanno anche motivo, per carità - ma raramente lanciano segnali giusti e coerenti come questo. Prima o poi, per esempio, dovremmo commentare il vergognoso spreco di carta e fondi per produrre inutili rapporti, inviti, biglietti natalizi ecc. ecc. (ma lo sanno che esiste internet e la posta elettronica?). Un abbraccio

 
At 12:22 PM, Anonymous Anonimo said...

Osservo che si e' un po' sopita la tensione polemica dei rettori. Eppure non pare siano risolti i problemi dell'universita' e della ricerca. Spero che l'iniziativa non rimanga isolata

 
At 2:11 PM, Anonymous Anonimo said...

Sebbene docente universitaria, e credo proprio per questo, ho sempre considerato la liturgia (the show) dell'inaugurazione dell'Anno Accademico una inutile forma di "autocelebrazione" dell'Ateneo in questione; in seguito divenuta anche un'occasione per 'competere' con gli altri Atenei quanto a prestigio di personalità invitate, a prolusioni e discorsi spesso pronunciati senza la debita attenzione da parte di un pubblico annoiato e desideroso che tutto finisse presto, non diversamente dagli organizzatori del tutto prostrati dalle fatiche dell'allestimento. I pochi dissensi espressi sul palco da studenti e amministrativi durano il tempo della loro emozionata esposizione. E poi i grandi banchetti presi d'assalto. E poi l'effimero ricordo del tutto. Molti probabilmente non condivideranno le mie riflessioni, ma sarebbe grave non essere solidali col Rettore di Firenze. Nella mia Università si cominciano a spegnere le luci nelle settimane meno impegnate da esami e lezioni. Per me, che nell'ambiente di lavoro ho sempre provveduto ad oscurare spazi non frequentati, applicando una sana strategia casalinga, queste restrizioni sono gradite e spero servano a farci riflettere sui consolidati comforts e sprechi cui siamo abitutati.Anche questo ha determinato il lutto dell'Università. Ma visto che lo show per forza di cose non può to go on (Freddie Mercury pensava a ben altro show), CHI PUO' E DEVE cerchi di fare in modo che il lutto si interrompa al più presto.
Scusate la prolissità, ma è la prima volta che entro i un blog. Ciao.

 
At 4:06 PM, Anonymous Anonimo said...

Lo show non ci dovrebbe essere in nessun anno.
Ottima iniziativa, ad ogni modo.

 

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